La Cassa di Risparmio di Verona ( così si chiamava allora )
aprì il suo primo sportello operativo in Cadore in Piazza Tiziano numero 26 a Pieve l’ 11 novembre 1911.
L’ubicazione iniziale degli
uffici era al primo piano del fabbricato, ovvero proprio sopra il bar birreria
“Calvi”.
Nel 1923 la Cassa acquistò casa Solero (
attuale sede dell’istituto di credito) e dopo una radicale ristrutturazione vi
trasferì i propri uffici.
Alla ragione sociale iniziale
della banca si aggiunsero nel corso degli anni: Vicenza nel 1927, Belluno nel
1939 e Ancona nel 1989.
In applicazione della legge
356/1990 ( Amato-Carli ) che dette avvio alle liberalizzazioni nel sistema
bancario italiano anche la Cassa
di Risparmio nel 1991 dovette scorporare la gestione creditizia dell’istituto, creando
la Cariverona Banca
S.p.A..
Per la gestione delle
attività di sostegno a iniziative aventi scopi di utilità sociale invece venne delegata
la fondazione che conservò il nome Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno
e Ancona.
In seguito alla suddetta innovazione
legislativa del mercato creditizio anche Cariverona Banca nel 1995 acquistò la
maggioranza della Cassamarca di Treviso e formò il gruppo Unicredito Italiano.
Trascorsero alcuni anni e nel
1998 fu il Credito Italiano di Milano ad acquisire il controllo societario di diverse
Casse di Risparmio, tra cui la
Cariverona, dando così origine al gruppo Unicredito Italiano.
Nel settembre del 2002 partì
il progetto “S3” voluto dall’ammistratore delegato dell’ epoca il dott.
Alessandro Profumo e tutte le banche vennero riunite in una sola grande
struttura che si chiamò UniCredit Banca S.p.A.
Infine, nel novembre del 2010
nacque il cosiddetto “ bancone”, ovvero tutte le cinque grandi banche della
rete Unicredito vennero accorpate in una sola società bancaria: la UniCredit S.p.A..
Ora infatti, anche lo
sportello di Pieve che vide la luce cento anni fa con il nome di Cassa di
Risparmio di Verona opera ed è conosciuto dalla clientela con la ragione
sociale di UniCredit.
Termino ricordando che gli
uffici di Pieve di Cadore nel corso degli anni ebbero anche la gestione dell’esattoria
comprensoriale e furono altresì sede
della direzione dell’area cadorina della
banca negli anni Novanta.
Gian Antonio Casanova Fuga
.
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