RICORDO DI UN AMICO E
COLLEGA SCOMPARSO
Il dott.
Giuseppe Casanova Stua, Bepin di Stui
nel dialetto di Costalta è stato per me come un fratello maggiore.
Quando ho avuto bisogno di un suo consiglio
sul lavoro o nella vita di ogni giorno è
sempre stato presente con la consueta
bonomia e con il suo affettuoso modo di fare.
Laureato in giurispondenza negli primi anni
Sessanta, in fatto di diritto bancario e di
conoscenza del
codice civile Beppino aveva una preparazione non comune unita ad una profonda cultura umanistica.
Ha sempre avuto un comportamento bonario e
umile, non ha mai fatto trasparire orgoglio o supponenza del suo sapere.
I rapporti di amicizia e stima reciproca tra le nostre famiglie di origine
risalgono a parecchi decenni fa.
Ero ancora un ragazzo quando egli studiava alla facoltà di giurisprudenza di Padova e quando
rientrava a Costalta non mancava mai di fermarsi a casa mia a
Mare, dove sia mio papà che mia mamma lo vedevano sempre molto volentieri.
Dopo la fine degli studi l’impiego presso Banca
del Friuli di Pieve di Cadore e il soggiorno all’Albergo al Pelmo.
Poi il matrimonio con Anna e il trasferimento
nella casa di Arzanie dove nacque
Paolo nel 1966.
Ricordo
come fosse oggi la cena della
vigilia di Natale del 1967, eravamo ospiti io e mia mamma e c’era anche la
mamma di Beppino, Giovanna ( entrambe vedove da qualche anno ) assieme alla
sorella Dolores ed il cognato Duilio.
L’ anno dopo il trasferimento
all’importante filiale di Conegliano,
dove verrà promosso funzionario e andrà
a ricoprire il ruolo di vicedirettore della Filiale.
Appena trasferito a Conegliano,
Beppino abitava in una casa sulla strada che attraversa il Parco
Rocca, ed è qui che nacque Roberta nel 1968.
Nel mese di
Luglio del 1969 di ritorno dal mare mi sono fermato a salutarlo, ma sia Lui che Anna hanno voluto a tutti I costi che mi
fermassi per la cena e a dormire.
Ricordo bene questo episodio perchè era la
notte dello sbarco americano sulla luna e noi
tre l’ abbiamo visto dalla televisione di casa.
Ricordo
anche i nostri week ends di settembre in Val Visdende con i colleghi di
Conegliano e le escursioni alle malghe con le salite fino sulle creste di
confine.
Ora,
che anche tu sei partito da questa valle di lacrime ti auguro un buon viaggio con destinazione la nostra casa
comune nella infinita misericordia di
DIO, padre di tutti noi.
Mi si
stingeva il cuore quanto ti venivo a trovare o di telefonavo duranta la
malattia e tu mi dicevi che non volevi più vivere e che 83 anni era una età
avanzata.
Ciao
Beppino, non ti dimeticherò.
Gian Antonio
Pubblicato sul Cadore nel mese di aprile 2017.
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