sabato 16 maggio 2020

TRASPORTO FERROVIARIO IN CADORE


FERROVIA: A QUANDO IL COLLEGAMENTO VENEZIA-CORTINA ?
                        Sarebbe una bella sfida se raccolta dai nuovi amministratori provinciali e comunali.
                       
            Tempo fa mi è capitato tra le mani un vecchio articolo de “ Il Gazzettino ” datato
14 giugno 1924 nel quale si dava notizia del perfezionamento di un contratto tra il Ministero dei Lavori Pubblici e la Società per la Ferrovia delle Dolomiti.
            In questo trafiletto si informava dell’ avvenuta concessione alla suddetta società della tratta ferroviaria Calalzo-Dobbiaco per trentacinque anni.
            Nello stesso documento si pattuiva la sistemazione della sede stradale di modo che potessero transitare locomotive di maggiore peso e quindi evitare il trasbordo dei passeggeri e delle merci alla stazione di Calalzo.
            Sono passati ottantacinque anni ma la cosa non si è più concretizzata.
            Periodicamente sentiamo parlare da parte di varie personalità della politica locale e/o regionale della possibilità di collegare Venezia a Cortina con un treno a trazione elettrica.
            Questa, a parere di molti sarebbe un’ottima idea; anche se l’ opera si dovrà realizzare su un tracciato diverso rispetto al vecchio trenino delle Dolomiti che ora è adibito in parte a pista ciclabile.
            Infatti dal lontano 1924 si sono edificate molte infrastrutture e costruzioni di abitazioni o altro dove un tempo passavano i binari a scartamento ridotto.
            Ebbene, se dovessimo riuscire a far convergere le forze della politica, delle amministrazioni comunali e provinciale e le forze imprenditoriali private nel progetto di collegare la laguna veneta con le nostre montagne, penso che le attività turistiche ed il generale tutta l’economia cadorina e ampezzana  ne trarrebbe un beneficio di non poco conto.
            Venezia e le Dolomiti sono conosciute e ammirate da tutto il mondo, ed in particolar modo ora con l’ avvenuto  riconoscimento da parte dell’ Unesco quale patrimonio universale dell’ umanità.
            Dare la possibilità ai milioni di visitatori che ogni anno giungono nel capoluogo veneto di poter usufruire di un collegamento comodo, sicuro, panoramico e senza inquinamento tra le due località di impareggiabili bellezza, sarebbe certamente una ulteriore carta vincente per il turismo della nostra regione e della  montagna bellunese.
            Va da se che una volta arrivati a Cortina il prolungamento verso Dobbiaco sarebbe un fatto pressoché automatico.
            Peraltro esiste già un progetto di fattibilità delle Regione Veneto datato gennaio 2001 che non sarebbe male se venisse approfondito e discusso nelle sedi competenti.

                                                                                              -Gian Antonio Casanova Fuga -
           


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