FERROVIA: A QUANDO IL COLLEGAMENTO VENEZIA-CORTINA ?
Sarebbe
una bella sfida se raccolta dai nuovi amministratori provinciali e comunali.
Tempo fa mi è capitato tra le mani un vecchio articolo de
“ Il Gazzettino ” datato
14 giugno 1924 nel quale si
dava notizia del perfezionamento di un contratto tra il Ministero dei Lavori
Pubblici e la Società
per la Ferrovia
delle Dolomiti.
In questo trafiletto si informava dell’ avvenuta
concessione alla suddetta società della tratta ferroviaria Calalzo-Dobbiaco per
trentacinque anni.
Nello stesso documento si pattuiva la sistemazione della
sede stradale di modo che potessero transitare locomotive di maggiore peso e
quindi evitare il trasbordo dei passeggeri e delle merci alla stazione di
Calalzo.
Sono passati ottantacinque anni ma la cosa non si è più
concretizzata.
Periodicamente sentiamo parlare da parte di varie
personalità della politica locale e/o regionale della possibilità di collegare
Venezia a Cortina con un treno a trazione elettrica.
Questa, a parere di molti sarebbe un’ottima idea; anche
se l’ opera si dovrà realizzare su un tracciato diverso rispetto al vecchio
trenino delle Dolomiti che ora è adibito in parte a pista ciclabile.
Infatti dal lontano 1924 si sono edificate molte infrastrutture
e costruzioni di abitazioni o altro dove un tempo passavano i binari a
scartamento ridotto.
Ebbene, se dovessimo riuscire a far convergere le forze
della politica, delle amministrazioni comunali e provinciale e le forze
imprenditoriali private nel progetto di collegare la laguna veneta con le
nostre montagne, penso che le attività turistiche ed il generale tutta
l’economia cadorina e ampezzana ne trarrebbe
un beneficio di non poco conto.
Venezia e le Dolomiti sono conosciute e ammirate da tutto
il mondo, ed in particolar modo ora con l’ avvenuto riconoscimento da parte dell’ Unesco quale
patrimonio universale dell’ umanità.
Dare la possibilità ai milioni di visitatori che ogni
anno giungono nel capoluogo veneto di poter usufruire di un collegamento comodo,
sicuro, panoramico e senza inquinamento tra le due località di impareggiabili
bellezza, sarebbe certamente una ulteriore carta vincente per il turismo della
nostra regione e della montagna
bellunese.
Va da se che una volta arrivati a Cortina il prolungamento
verso Dobbiaco sarebbe un fatto pressoché automatico.
Peraltro esiste già un progetto di fattibilità delle
Regione Veneto datato gennaio 2001 che non sarebbe male se venisse approfondito
e discusso nelle sedi competenti.
-Gian Antonio Casanova Fuga -
Pubblicato su voci di Cortina nel n. 59 dell' aprile 2009.
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